ORA SI PUO’ USARE UN UNICO STRUMENTO

Ricordiamo bene i tempi quando ornitologi e il birdwatchers, con i loro binocoli con distanze focali minime di 3-8 metri osservavano e studiavano solo gli uccelli, mentre per fare gli entomologi e studiare gli insetti ci voleva un retino per catturarli altrimenti non si potevano identificare.

LEICA NOCTIVID 10X42 BINOCOLO LEICA ORTOTTERO
Leica Ortottero 😀

Con gli strumenti ottici moderni questo approccio è cambiato, e anche tra i birdwatchers oggi si incontrano tantissimi appassionati di entomologia, in particolare di libellule, farfalle e ortotteri. Questo è grazie anche alle sempre minori distanze minime di mezza a fuoco. Ecco allora che il magico, meraviglioso LEICA NOCTVID 10×42 diventa uno strumento assolutamente imbattibile per l’osservazione della micro fauna – si riesce a mettere a fuoco quasi letteralmente la punta dei propri piedi, e vedere con la definizione e resa ottica migliore di sempre ogni minimo dettagli e carattere identificativo.

L’osservazione degli ortotteri ha in questo contesto un particolare gusto e fornisce molte emozioni. In Europa sono segnalate 1082 specie di Ortotteri, con una maggiore diversificazione intorno al bacino del Mediterraneo (Hochkirk et al., 2016).

In Italia sono note 355 specie, con ben 160 taxa (tra specie e sottospecie) ritenuti endemici (Massa et al., 2012; Massa & Fontana, 2020).

Tra gli endemismi del Nord Italia vi è Pseudoprumna baldensis (Krauss, 1883), celifero attero circoscritto ad alcuni massicci montuosi tra Lombardia e Veneto, dove vive in pascoli tra 1600 e 2000 metri.

Pseudoprumna baldensis. Foto di Marco Bonifacino
Pseudoprumna baldensis 1 M (catena del Baldo VR, verso Cresta di Navene 4-9-19)
Pseudoprumna baldensis M. Foto di Marco Bonifacino. Catena del Baldo, verso Cresta di Navene VR

Limitatamente all’Italia centrale (Toscana e Lazio) si trova Ephippiger zelleri (Fischer, 1854), ensifero caratteristico di aree litoranee e collinari a clima caldo, ricche di arbusti e zone prative con alte erbe. Simile ad altri Ephippiger, se ne distingue principalmente per le grandi dimensioni e la forma dei cerci maschili.

Ephippiger zelleri 6 M (San Casciano dei Bagni SI  24-7-20)
Ephippiger zelleri 6 M Foto di Marco Bonifacino. San Casciano dei Bagni SI 24-7-20

Italohippus albicornis (La Greca, 1948) è invece esclusivo del massiccio del Matese (Campania), dove s’incontra in pascoli e zone rocciose montane.

Italohippus albicornis 1 M (Parco del Matese CE, versante est monte Gallinola 25-9-15)
Italohippus albicornis 1 M Foto di Marco Bonifacino. Parco del Matese CE, versante est monte Gallinola

Esclusivo della Sicilia centro-occidentale è infine Pamphagus marmoratus Burmeister, 1838, uno degli Ortotteri italiani di maggiori dimensioni, con femmine dall’addome molto voluminoso che possono raggiungere i 7 cm di lunghezza. 

Pamphagus marmoratus 1 F (pendici S monte Inici tp 10-6-15)
Pamphagus marmoratus 1 F Foto di marco Bonifacino. Pendici mone Inici TP

Ma sono molto altre come visto le emozionanti osservazioni che grazie ai binocoli LEICA si possono fare in giro per la penisola italiana e tutte le sue isole, sia quelle maggiori (Sicilia e Sardegna) che le innumerevoli isole minori. 

Quindi, buone osservazioni in natura con i vostri strumenti LEICA ! 

Andrea Corso & Marco Bonifacino

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