Leica, l’azienda tedesca pioniera nello sviluppo di fotocamere, lenti e sistemi di immagine, ha festeggiato 50 anni di presenza in Portogallo.
DI PIERFILIPPO MELONI E VALERIO TROILI
Abbiamo avuto l’onore, e il piacere, di poter vivere tre giorni immersi nella realtà produttiva e artistica di Leica.
Una scelta coraggiosa quella di trasferire, nell’ormai lontano 1973, una parte della produzione dalla storica sede di Wetzlar in Germania, nel comune di Vila Nova de Famalicão in Portogallo.
Oggi si può affermare che la decisione sia stata vincente,
tanto da trasformare una piccola realtà con poco più di 10 operai in un colosso con quasi 800 lavoratori, diventando una sede produttiva di riferimento a livello mondiale. L’attività di ricerca, sviluppo, così come diverse linee di produzione sono localizzate proprio in Portogallo.
Durante la nostra permanenza abbiamo anche avuto l’opportunità di visitare la fabbrica e di assistere ad alcune fasi produttive, purtroppo del tour, per ovvie ragioni di riservatezza, non abbiamo foto, ma ci ha colpito il perfetto equilibrio esistente tra modernità e tradizione artigianale. Curiosando per i grandi ambienti, è stato molto emozionante vedere i processi di lavorazione delle parti meccaniche e soprattutto la lucidatura delle lenti, eseguiti utilizzando, alternativamente, macchinari moderni e tecnologicamente avanzati e impianti “storici” che richiedono la sapiente manualità artigianale dell’uomo.
Abbiamo intervistato Mr. Pedro Oliveira, Amministratore Delegato e Membro del Consiglio di amministrazione Leica Famalicão, il quale ci ha confermato la soddisfazione e l’orgoglio nell’aver dato vita ad un colosso produttivo internazionale, basato in Portogallo, asserendo che uno dei segreti risiede nell’essere riusciti a creare una vera e propria “famiglia Leica”, con valori forti e condivisi, che vede coinvolti tutti, lavoratori e appassionati.
Le giornate portoghesi sono state organizzate ovviamente anche all’insegna della cultura, di cui Leica è sicuramente protagonista, con la visita all’esposizione, curata da Karin Rehn-Kaufmann, Direttrice artistica e Direttrice internazionale delle 26 Gallerie Leica, e con il sostegno del Comune di Vila Nova de Famalicão, per celebrare il successo, la diversità e la comunità che lega Wetzlar e Famalicão dal 1973.
Meravigliosa è stata la cena di gala, organizzata all’interno del Palazzo della Borsa di Porto, che ci ha proiettato in una dimensione magica fatta di luci soffuse e allietata da performance musicali e di danza che hanno arricchito la serata.
A fare gli onori di casa il Dr. Andreas Kaufmann Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Leica Camera AG e sua moglie Karin Rehn-Kaufmann, Direttore Artistico e Direttore Internazionale delle 26 Gallerie Leica, insieme al board di Leica Famalicão.
La degna conclusione è stata, l’ultima sera, la presentazione della mostra di Alfredo Cunha, “Portugal from 1973 to 2023: A Work in Progress” – che ha reso omaggio al suo paese d’origine raccontando, attraverso immagini fotografiche, catturate con la sua immancabile Leica, 50 anni di vita reale in Portogallo.
Grazie Leica per averci fatto apprezzare ancora di più una realtà poliedrica, dove l’alta tecnologia e la tradizione si fondono perfettamente insieme, diventando testimoni e narratori di vita.
PER APPROFONDIRE
Nel suo avveniristico stabilimento portoghese di Porto e in quello gemello tedesco di Wetzlar, entrambi da poco rinnovati completamente, Leica produce tutte le sue leggendarie macchine fotografiche e tutti i suoi strumenti ottici per gli amanti della natura. Non esiste un prodotto Leica che sia costruito interamente nell’una o nell’altra sede, perché i componenti sono divisi tra entrambe secondo i macchinari e la specializzazione dei team che se ne occupano.
La struttura è enorme, e oltre alla produzione ospita un generoso reparto dedicato al customer care, dove vengono eseguite le riparazioni dei prodotti che arrivano dai clienti di tutto il mondo. C’è anche un ampio spazio dedicato alla formazione dei nuovi tecnici, e ovunque aree dove riunirsi per discutere migliorie e nuove idee in piccoli gruppi.
Non si vede un granello di polvere, tutto è perfettamente pulito, sempre, condizione indispensabile per assicurare prodotti perfetti.
LE LENTI LEICA
Il peso di ogni binocolo è costituito in massima parte dal vetro delle lenti, che servono a raccogliere, a mettere a fuoco e a portare agli occhi ingrandita l’immagine che osserviamo, e dei prismi, che servono a raddrizzare l’immagine che viene capovolta dopo essere entrata dagli obiettivi, esattamente come avviene nella vista umana.
Le lenti e i prismi arrivano grezzi a Leica, da una delle fabbriche specializzate nel produrli di alta qualità, che forniscono tutti i grandi nomi dell’ottica, e che nel mondo si contano sulle dita di una mano. Fino a qui il difficile sta nel verificare che la qualità del prodotto da lavorare sia sempre eccellente, e non è poco.
E’ a questo punto che oltre 110 anni di esperienza Leica nell’ottica al massimo livello mostrano tutto il loro valore: i macchinari e le procedure per lisciare, appiattire, lucidare, arrotondare con la curvatura perfetta ogni superficie sono costantemente oggetto di analisi e miglioramento, per arrivare letteralmente alla perfezione.
LA MAGIA DEI PRISMI
I due prismi che in ogni tubo del binocolo assicurano il raddrizzamento dell’immagine sono incollati tra loro dalla semplice pressione tra le due superfici piatte di vetro, senza colla e senza niente altro che l’effetto di due superfici talmente perfettamente piatte, che se applicate una sull’altra si appiccicano indissolubilmente e soltanto per mancanza d’aria.
Non è un esercizio di capacità costruttive fine a se stesso, ma serve ad assicurare la più alta qualità dell’immagine, che una colla inevitabilmente abbasserebbe.