Tutte le specie animali (e vegetali) che colonizzano qualche area diversa da quella originaria, quando lo fanno spontaneamente, in modo naturale, portano quasi sempre (solo in rarissimi casi non è così) un grande arricchimento di biodiversità nell’area colonizzata. I rischi per l’ecosistema di determinati territori e aree geografiche si hanno sempre se queste “invasioni” o colonizzazioni sono dovute ad intervento umano, quindi riferibili a specie così dette “aliene” o alloctone, introdotte accidentalmente, o peggio, spesso volutamente dall’uomo.

Un esempio straordinario di colonizzazione naturale che ha arricchito l’avifauna italiana è stato documentato dagli ornitologi (il sottoscritto tra i primi), e riguarda una delle più piccole anatre del Paleartico Occidentale.  Si chiama Anatra marmorizzata (Marmaronetta angustirostris), per il suo bellissimo piumaggio marezzato come il marmo pregiato. Ed è veramente pregiato, questo piccolo gioiello alato, che porta i colori del deserto del Sahara, delle terre del Maghreb da dove viene.

Andrea Corso, col suo inseparabile Leica al collo, responsabile del monitoraggio delle anatre rilasciate e della popolazione selvatica siciliana (Paolo Galasso)
Andrea Corso, col suo inseparabile Leica al collo, responsabile del monitoraggio delle anatre rilasciate e della popolazione selvatica siciliana (Paolo Galasso)

Se la popolazione nord africana è stabile o in alcuni siti apparentemente in aumento (ma mancano studi mirati circostanziati), quella europea è in forte e costante declino. Specie nomadica come molte specie di uccelli dello stesso areale maghrebino, compie spostamenti continui, anche non necessariamente associati a movimenti e periodi migratori, sia in inverno che durante la riproduzione. Per cui può capitare che siti con centinaia, talvolta migliaia di individui svernanti un anno, siano quasi del tutto deserti (è proprio il caso di dirlo, visto che molti di questi si trovano lunga la fascia Sahariana) magari già l’anno dopo, per ritornare occupati dopo qualche tempo.

Alcune delle anatre marmorizzate rilasciate, qui fotografate a oltre 200metri di distanza con Iphone Scoping + LEICA Apo Televid
Alcune delle anatre marmorizzate rilasciate, qui fotografate a oltre 200 metri di distanza con Iphone Scoping + cannocchiale da osservazione LEICA Apo Televid.

Ad esempio, sia in Marocco che Tunisia, ho osservato dagli anni ’00 ad oggi, stormi sino a 5000 individui, in siti dove l’anno dopo si contavano solo alcune decine di esemplari. 

Durante questi suoi spostamenti, è così che la specie ha colonizzato la Sicilia occidentale, a partire dal 2000 (con 1-2 cp. nelle zone umide di Mazara del Vallo). Negli anni successivi, un nucleo separato si è insediato nella Sicilia orientale, negli stagni del pachinese (provincia di SR e RG): qui dal maggio 2005 abbiamo iniziato ad osservare i primi individui nello stagno Longarini, dove nel giugno 2006 veniva documentata la prima riproduzione di 1 cp. (con 7 pulli). 

I cartelli sistemati all’interno delle zone umide di Longarini e Cuba, dove il LIFE è stato approvato. Leica Natura
I cartelli sistemati all’interno delle zone umide di Longarini e Cuba, dove il LIFE è stato approvato.

Negli anni successivi, in questo sito si sono riprodotte d 1 a 4 coppie. La specie si è poi diffusa nel vicino stagno Cuba (1-2 cp.), Baronello (1-3 cp.), Ciaramiraro (1-3 cp.), Bruno (1 cp.), Auruca (1-2 cp.), Vendicari (1-4 cp.), Morghella (1 cp.), nonché più a sud-ovest, verso il Biviere di Gela (1 cp.) e Lago Comunelli (1 cp.). 

In gran parte di questi siti, la nidificazione appare irregolare e con un numero di coppie fluttuante, con singoli casi per le ultime due località citate. Solo a Longarini, Cuba e Baronello/Ciaramiraro sembrerebbe regolare e annuale, con un totale di 2 (min) – 11 coppie (max.).

Uno dei numerosi nidi artificiali piazzati in zone strategiche dei pantani Cuba e Longarini, allo scopo di stimolare e favorire l’insediamento di nuove coppie riproduttive di Anatra marmorizzata.  Leica Natura andrea corso Leicabird digiscoping anatra
Uno dei numerosi nidi artificiali piazzati in zone strategiche dei pantani Cuba e Longarini, allo scopo di stimolare e favorire l’insediamento di nuove coppie riproduttive di Anatra marmorizzata. 

Sebbene quindi la popolazione di tutta la Sicilia appaia tanto esigua, questa riveste non solo importanza primaria a livello nazionale (la specie infatti ha nidificato con individui selvatici nella sola Sardegna e con singoli casi) ma anche Europeo, visto che la popolazione spagnola appare in forte contrazione sia numerica che di areale di distribuzione. In questo contesto, pertanto, è stato ritenuto di fondamentale importanza cercare di ampliare il patrimonio genetico e la consistenza numerica degli individui e, si spera, del numero di coppie riproduttive, grazie all’avvio di un progetto LIFE di Re-stocking.  

uno dei giovani di Anatra marmorizzata munito di GSP radio-satellitare (foto Paolo Galasso) andrea corso Leica Natura leica binocolo noctivid ultravid
Uno dei giovani di Anatra marmorizzata munito di GSP radio-satellitare (foto Paolo Galasso)
Anatra marmorizzata col suo bel cappottino di radio-satellite (foto Palo Galasso) Leica Natura andrea corso binocolo
Anatra marmorizzata col suo bel cappottino di radio-satellite (foto Palo Galasso)

Il progetto ha avuto inizio nel 2021, all’interno degli stagni Cuba e Longarini. Questi sono stati acquistati nel 2014, e protetti come riserve naturali, dalla  STIFTUNG PRO ARTENVIELFALT (Fondazione Pro Biodiversità) (https://www.stiftung-pro-artenvielfalt.org/), una fondazione tedesca senza scopo di lucro (Onlus), i cui fini statutari sono la conservazione della Natura e della biodiversità, in particolare delle specie elencate dalla Direttiva 79/409/EEC (Direttiva Uccelli) e dalla Direttiva 92/43/EEC (Direttiva Habitat) (https://lifemarbledduck.eu/partner/). 

Il principale obiettivo del progetto LIFE denominato “Marbled duck Sicily” è l’incremento della popolazione siciliana di Anatra marmorizzata, come dice il nome in inglese dato al progetto.

Nell’ambito delle azioni di conservazione studiate per questo progetto, che mira a favorire una più ampia colonizzazione e pertanto una possibile espansione dell’areale della specie, è stata prevista la liberazione di circa 60 anatre marmorizzate. Ad aprile 2021, sono così stati rilasciati nell’area protetta del pantano Longarini i primi 15 giovani, nati presso un centro specializzato di riproduzione in Spagna.

Il “Centro de Recuperaciòn de Fauna “LA GRANJA DEL SALER” di Valencia vanta un’esperienza ultraventennale nell’allevamento a fini di ripopolamento di specie rare e minacciate, ed è partner di supporto di fondamentale importanza per questo progetto. 

Grazie all’ estrema disponibilità di Juan Antonio Gomez, responsabile del Centro, e al suo collaboratore Daniel Mons, è stato possibile superare le notevoli difficoltà riscontrate nell’organizzare il trasporto degli animali da Valencia alla Sicilia, in piena pandemia da Covid-19, e procedere al primo rilascio, dopo che già nel 2020 la pandemia lo aveva impedito.

Appena arrivati in riserva, gli esemplari sono stati inanellati con anelli azzurri recante un codice alfanumerico, in modo da renderli riconoscibili anche a distanza. Le 15 anatre marmorizzate, dopo qualche giorno di ambientamento in una zona della riserva predisposta appositamente per loro, hanno iniziato ad esplorare la restante parte dell’area. 

Una delle voliere di “acclimatazione” dove le anatre marmorizzate arrivate dalla Spagna spendono alcuni giorni prima del rilascio in natura.  Leica Natura
Una delle voliere di “acclimatazione” dove le anatre marmorizzate arrivate dalla Spagna spendono alcuni giorni prima del rilascio in natura. 

Anche dopo il rilascio in natura, grazie a dei trasmettitori GPS installati su alcuni degli esemplari rilasciati, i biologi del progetto possono continuare a monitorare e controllare i loro spostamenti e seguirli anche nelle successive auspicate fasi di espansione verso le altre aree umide della Sicilia. In questo modo si potranno ottenere informazioni utili per capire le esigenze della specie e poter sviluppare azioni sempre più mirate alla loro conservazione e all’incremento della popolazione italiana. 

Operazioni di inanellamento e fissaggio radio satellite sulle anatre marmorizzate rilasciate durante il primo anno di progetto LIFE Marbled duck Sicily. A sinistra l’inanellatore responsabile, Renzo Ientile, a destra Andrea Corso, della Leica, responsabile del monitoraggio delle anatre rilasciate e della popolazione selvatica siciliana di Anatra marmorizzata dal 2005 ad oggi (foto Paolo Galasso) Andrea Corso BIRDWATCHING Leica Natura Tatiana Chiavegato LEICABIRD
Operazioni di inanellamento e fissaggio radio satellite sulle anatre marmorizzate rilasciate durante il primo anno di progetto LIFE Marbled duck Sicily. A sinistra l’inanellatore responsabile, Renzo Ientile, a destra Andrea Corso, di Leica, responsabile del monitoraggio delle anatre rilasciate e della popolazione selvatica siciliana di Anatra marmorizzata dal 2005 ad oggi (foto Paolo Galasso)

Ho avuto modo di prendere parte e collaborare a questo progetto, come sempre accompagnato dai miei inseparabili strumenti Leica (il mio fantastico Leica NOCTIVID 10×42 e il cannocchiale Leica APO – TELEVID 82). Grazie ai direttori della riserva Cuba e Longarini, Carlo Cappuzzello ed Egle Gambino, e alle guardie e ricercatori (Paolo Galasso, Nino Patti e Giancarlo Torre), da diversi mesi ormai seguo queste splendide anatre color dell’oro e della sabbia, sperando che in futuro, osservarle in Sicilia possa diventare un evento non così raro e fortuito come oggi. 

alcune delle anatre marmorizzate rilasciate, qui fotografate a oltre 200metri di distanza con Iphone Scoping + LEICA digiscoping Leica Natura Swarovski optik apo televid
Alcune delle anatre marmorizzate rilasciate, qui fotografate a oltre 200metri di distanza con Iphone Scoping + LEICA Apo Televid
I monitoraggi per il progetto, la scorsa primavera, sono stati effettuati in aree di grande importanza e bellezza naturalistica, e grazie agli strumenti LEICA.  Leica Natura leica amo televid Swarovski optik leicabird Tatiana Chiavegato
I monitoraggi per il progetto, la scorsa primavera, sono stati effettuati in aree di grande importanza e bellezza naturalistica, e grazie agli strumenti LEICA. 

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